Nel “cassetto fiscale” di ciascun contribuente è a disposizione una sezione di consultazione personale, che include visure catastali ed ispezioni ipotecarie relative agli immobili di cui il contribuente è titolare. Lo ha spiegato il direttore dell’agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, in audizione presso la Commissione bicamerale sull’Anagrafe tributaria.
Le integrazioni realizzate tra il sistema dell’Agenzia delle entrate e quello dell’ex Agenzia del territorio, ha osservato, hanno consentito “un più efficace accesso alle informazioni necessarie al controllo”. Ai funzionari che operano nell’ambito dell’accertamento catastale sono stati resi disponibili i dati di natura fiscale e a quelli che operano nell’ambito dell’accertamento tributario e dell’assistenza fiscale sono stati resi disponibili, tramite l’Anagrafe immobiliare integrata, le informazioni di natura catastale e ipotecaria.
Che cos’è il cassetto fiscale (bisogna avere un professionista che acceda per tuo conto).
L’attività di accertamento
Gli accertamenti effettuati dall’agenzia delle Entrate in ambito immobiliare al 31 agosto 2017 hanno interessato circa 300mila unità urbane, con un incremento della rendita complessiva, per le unità controllate, pari a circa 111 milioni di euro. Ruffini ha evidenziato l’importanza di una banca dati immobiliare completa, “indispensabile” per il contrasto all’evasione fiscale nell’accertamento sintetico del reddito; nell’accertamento della corretta tassazione degli affitti da fabbricati; nel controllo della sussistenza dei requisiti per la fruizione della “cedolare secca” e dell’agevolazione “prima casa”.
Oltre all’attività di accertamento “corrente” sulle rendite proposte per nuovi accatastamenti o per dichiarazioni di variazione, che ha portato appunto a 300mila controlli nei primi 8 mesi dall’anno, l’Agenzia svolge anche “un’attività periodica”: sui cosiddetti “immobili fantasma”, sulla revisione dei classamenti, sulle nuove costruzioni e infine sugli “immobili rurali”.
fonte: Il Sole 24 Ore