Abitazioni principali
Le abitazioni principali in Italia sono circa 19 milioni ma di queste solo poche pagano l’Imu mentre tutte o quasi pagano la Tasi IMU L’Imu sull’abitazione principale si paga solo nei limitatissimi casi (circa 70mila) in cui questa sia iscritta nelle categorie catastali A/1 (abitazioni signorili), A/8 (ville) e A/9 (castelli e palazzi «di eminenti pregi artistici o storici»). A queste case, comunque, si applica l’aliquota speciale per le abitazioni principali TASI L’abitazione principale è normalmente soggetta a Tasi, con un’aliquota massima del 2,5 per mille. Non essenso previste agevolazioni per legge, è consentito ai Comuni elevare l’aliquota sino al 3,3 per mille a condizione di prevedere agevolazioni per un importo pari all’imposta incassata in più.
Seconde case
Le seconde case sono le altre unità immobiliari abitative (in totale circa 15 milioni). Motissime pagano sia l’Imu sia la Tasi.
IMU
La disciplina Imu segue, dal punto di vista della base imponibile, quella dell’abitazione pirncipale (cioè la rendita catastale aggiornata moltiplicata per 160) ma non sono previste agevolazioni di sorta, tranne che, in qualche caso, per quelle affittate. Le aliquote sono diversificate per ogni Comune.
TASI
La Tasi è regolata diversamente dall’Imu, anche perché il 53% dei Comuni ha scelto di fare pagare all’inquilino una quota intorno al 10 per cento, quindi almeno 1 milione di soggetti in più è chiamato alla cassa. La base imponibile è comunque uguale a quella dell’Imu.
Altri fabbricati
Capannoni, scuole, cinema, negozi, magazzini, garage: i fabbricati non abitativi sono soggetti sempre a Imu e, per oltre la metà, anche alla Tasi.
IMU
L’Imu colpisce praticamente tutti i circa 28 milioni di unità immobiliari non abitative, per le quali l’imposta, con aliquote moto differenziate, si applica su basi imponibili diverse a secodna della categoria catastale. Inoltre il 20% dei fabbricati strumentali delle iprese è deducibile dall’Irap.
TASI
Dove i Comuni hanno espresso la delibera che assoggetta alla Tasi le varie categorie di fabbricati non abitativi le regole sono analoghe a quelle dell’Imu ma le aliquote sono sensibilmente più basse. Per imprese e lavoratori autonomi è prevista la deducibilità integrale della Tasi pagata dalle imposte sui redditi.
Terreni
Le «particelle» dotate di reddito sono 60 milioni ma è impossibile stimare quanti siano quelli esenti e, quindi, i contribuenti.
IMU
Fino a oggi i terreni agricoli sono esenti dall’Imu nei 3.524 Comuni considerati «montani» dall’Istat e in alcune aree dei 652 Comuni «parzialmente montani». Il Governo ha preparato un decreto per cambiare questi criteri, limitando in modo retroattivo le esenzioni, ma è in discussione la proroga.
TASI
La Tasi non è dovuta sui terreni agricoli, che ne sono espressamente esclusi. Sono invece soggette le aree edificabili (la base imponibile è il loro valore di mercato al 1° gennaio 2014) tranne quelle possedute e interamente condotte da coltivatori diretti e soggetti Iap, anche in presenza di contitolari privi di questi requisiti.
fonte: Il Sole 24 Ore