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BONUS MOBILI e ARREDI 2018

Dottore Commercialista Revisore Legale dei Conti & Partners

Manovra 2018: ecco come funziona il bonus per l’acquisto di arredi e di grandi elettrodomestici.

Nella legge di Bilancio 2018 sono previste numerose agevolazioni per il cittadino. 

Bonus mobili 2018: cos’è?

Il bonus mobili (anche detto bonus arredi) è un’agevolazione consistente nella possibilità di detrarre dall’Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche) i costi sostenuti per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici, destinati ad allestire un’abitazione oggetto di ristrutturazione.

Bonus mobili 2018: quanto si detrae dall’Irpef?

La detrazione Irpef di cui si può usufruire ammonta al 50% e il limite massimo di spesaammessa in detrazione è di 10mila euro, che viene ripartito in 10 rate annuali di pari importo. Si pensi a colui che spende una somma di 10mila euro in arredi e grandi elettrodomestici: questi potrà ottenere una detrazione Irpef di 5mila euro, ripartita in 10 rate annuali da 500 euro; lo sconto sulle tasse di cui potrà usufruire il soggetto in questione avrà, pertanto, una durata di 10 anni.

Bonus mobili 2018: chi può usufruirne?

Possono usufruire del bonus mobili 2018 coloro che abbiano iniziato a ristrutturare casa il 1° gennaio 2017 o che vi si dedicheranno nel 2018. Che succede, invece, se i lavori sono stati effettuati nel 2016? Colui che ha ristrutturato casa durante lo scorso anno dovrà affrettarsi a comprare gli arredi e i grandi elettrodomestici entro fine 2017, in quanto non potrà più godere della detrazione Irpef per gli acquisti che effettuerà nel 2018. Per ottenere il bonus è, dunque, necessario che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione sia precedente a quella in cui si acquistano i beni, mentre non rileva il fatto che le spese di ristrutturazione siano state effettivamente  sostenute prima di quelle per l’allestimento della casa.

Bonus mobili 2018: quali sono i mobili inclusi?

Si può usufruire del bonus in questione, per l’acquisto dei seguenti mobili:

  • Arredi nuovi, come le librerie, le scrivanie, i letti, gli armadi, le cassettiere, i comodini, i divani, poltrone, i tavoli, le sedie, le credenze, i materassi, gli apparecchi di illuminazione ecc. Attenzione: non è oggetto del bonus mobili 2018 l’acquisto di porte e pavimentazioni (come il parquet), tende e tendaggi e altri componenti di arredo.
  • Elettrodomestici nuovi, come i frigoriferi, i congelatori, la lavastoviglie, gli apparecchi di cottura, le lavatrici, le asciugatrici, le stufe elettriche, i forni a microonde, le piastre riscaldanti elettriche, i radiatori elettrici, gli apparecchi elettrici di riscaldamento, gli apparecchi per il condizionamento, i ventilatori elettrici ecc. La classe energetica di tali elettrodomestici non deve essere inferiore alla A+ (A per i forni). Ci si chiede: come è possibile sapere a quale classe energetica appartiene l’elettrodomestico? Ottenere tale informazione è abbastanza semplice: è necessario leggete l’etichetta energetica. E se l’elettrodomestico è privo di etichetta? In questo caso, l’acquisto sarò agevolato, purché per essi non ne sia stato ancora previsto l’obbligo di presentare l’apposita etichetta.

Si precisa che è possibile includere tra le spese da portare in detrazione anche quelle relative al trasporto e al montaggio dei beni.

Bonus mobili 2018: come va effettuato il pagamento dei beni?

Al fine di ottenere il bonus mobili è necessario aver effettuato o effettuare i pagamenti con bonifico o carta credito o di debito (bancomat). In caso di utilizzo della carta di credito o di debito, la data di pagamento coincide con il giorno di utilizzo della carta da parte del suo titolare, che è indicata nella ricevuta di transazione (non rileva, pertanto, il giorno di addebito sul conto corrente). Attenzione: non è possibile pagare tramite assegno bancario, contanti o altri mezzi di pagamento. Quanto appena detto vale anche per il pagamento delle spese di trasporto e di montaggio dei beni.

Bonus mobili 2018: quali sono i documenti necessari?

Colui che vuole ottenere la detrazione Irpef prevista dal bonus dovrà premurarsi di conservare i seguenti documenti:

  • ricevuta del bonifico, dal quale emerga la causale del versamento, la data nonché il numero della fattura, i dati del richiedente la detrazione (il quale può anche essere diverso dall’ordinante), il codice fiscale del beneficiario;
  • ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito);
  • documentazione di addebito sul conto corrente;
  • fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti,
  • dichiarazione di ristrutturazione oppure titolo abilitativo comunale da cui risulti la data di inizio lavori. Qualora l’intervento non ne preveda l’obbligatorietà, è sufficiente una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.ù

fonte: Il Sole 24 Ore