In decreto una norma che prevede sgravi fiscali del 19% sulle spese sostenute per l’acquisto di testi. Ma non in formato elettronico.
L’Italia prova a premere l’acceleratore sulla diffusione della lettura con una legge che rende i libri detraibili dalle tasse. La nuova misura formulata nell’articolo 17 del DDL Sviluppo e poi ribadita nell’articolo 9 del Dl 145/2013, prevede sgravi fiscali pari al 19% sulle spese sostenute per l’acquisto di libri. La detrazione è valida fino a un tetto di duemila euro a persona per anno solare e durerà per tre anni, fino al 2016, permettendo a chiunque di detrarre fino a mille euro per i libri in generale e altri mille per i testi scolastici.
La novità, importante, è che vengono equiparati i libri in generale, con detrazioni fino a mille auro, ma anche i testi scolastici, compresi nel budget dei rimanenti mille euro. Per una famiglia, magari con un paio di figli, un risparmio da non trascurare.
fonte: Il Corriere della Sera